Una gatta randagia è diventata l’angelo custode di un agnello orfano che necessita di cure e tanto amore per tornare in forma. Una amicizia davvero straordinaria: nonostante le differenze di razza, i due animali sembrano intendersi alla perfezione.
Dal primo momento che si sono incontrati, la gatta Dora e Charlie l’agnello sono inseparabili. Il piccolo agnello malato «è nato il giorno del solstizio d’inverno ed è stato il nostro miracolo di Natale», ha dichiarato Carla Reilly Moore, co-fondatrice dell’Happy Tails Farm Sanctuary di Kingston, in Ontario.
L’agnello è stato abbandonato alla nascita e trovato due giorni dopo dai volontari dell’organizzazione Critter Cabs che lo hanno portato al sicuro, nella sua nuova casa. Charlie era molto malato e sporco: «Non sapevamo se ce l’avrebbe fatta», continua Carla, che si è presa cura di lui insieme al marito Harry e a una particolarissima infermiera, la gatta Dora.
Aveva solo un mese quando è stata ritrovata in un fosso, proprio davanti a casa di Carla: Dora era randagia con tanto bisogno di affetto. Stava bene, era solo infreddolita e affamata. E da subito ha sposato appieno la missione dell’amica umana che l’ha salvata da quella brutta situazione.
Dora ha subito capito che Charlie aveva bisogno di cure particolari. E la strana coppia ha sviluppato immediatamente un forte legame fraterno: «Hanno avuto una connessione immediata. È stato un po’ come se fossero destinati a incontrarsi».
La strada per il recupero non è facile per il piccolo Charlie: ha dovuto subito anche un intervento chirurgico e per tutta la convalescenza Dora non l’ha lasciato solo un attimo. La gatta è rimasta a vegliare la gabbietta dove si trovava l’agnellino sotto anestesia e nei giorni l’ha spronato ad alzarsi per giocare insieme.
Dora è un po’ come una sorella maggiore che guarda e protegge il suo fratellino, passo dopo passo. E ora gli insegnerà anche a prendersi cura a sua volta degli altri animali malati che arriveranno all’Happy Tails Farm Sanctuary. «Dora e Charlie ormai fanno parte della famiglia: entrambi hanno avuto bisogno di aiuto e ora ci aiuteranno a prenderci cura degli altri cuccioli bisognosi», conclude Carla.
